Plemmirio
”Da qualche parte nel campo nebbioso del mare, / là dov’è Ortigia, vicino a Trinacria, / la bocca schiumosa di Alfeo, si mescola / con la fonte zampillante di Aretusa.”
Così, ai greci di Corinto, ha vaticinato l’oracolo di Delfi.
”E’ tempo di navigare!… propizio soffia Zefiro, non s’ode più il rombo del mare all’urto dei venti, l’onda tace.”
E’ dal Mito dell’acqua per eccellenza che ha inizio il racconto della storia millenaria di Siracusa, da quando, nel lontano 734 a.C., la città d’Aretusa venne fondata da un gruppo di coloni Corinzi, guidati da Archia, che occuparono Ortigia, e che diedero al nuovo insediamento il nome della vicina palude Syraka.
Siracusa e l’acqua: un binomio imprescindibile. Tutta la storia di Siracusa va infatti letta a partire dalle favorevolissime condizioni ambientali che da sempre caratterizzano la città aretusea: abbondante disponibilità di acque (fonte Aretusa in Ortigia), possibilità immediata di difesa, disponibilità di due porti, ricco entroterra, prossimità con la foce di un fiume, l’Anapo, vera via di penetrazione per l’interno.
Come è noto, risorsa inestimabile che compone il complesso mondo delle bellezze e dei beni culturali e ambientali di Siracusa è data dalla risorsa mare nella sua completezza. E’ per questo che è stata istituita nella zona più importante delle coste siracusane l’Area Marina Protetta del Plemmirio.
Siracusa, nata dal Mito di Aretusa, è città di antiche tradizioni marinare, importante polo d’attrazione culturale del Mediterraneo e terra da sempre dominata da storia, cultura e natura.
La storia di Siracusa e le storie degli uomini che l’hanno abitata nascono sulle onde del mare, e crescono e si sviluppano intorno all’idea del viaggio verso l’ignoto, alla ricerca di un approdo sicuro, di una vita nuova.
Uno scenario mitologico. Ma talmente reale da divenire il proscenio naturale per la realizzazione e l’istituzione della Area Marina Protetta del Plemmirio.
Il Plemmirio, e il suo mare antico, navigato dalle flotte bellicose cartaginesi, ma anche dai legni commerciali greci e romani. Ed ancora oggi ne ha piena testimonianza e ne è custode geloso, offrendoci la possibilità di rivivere sott’acqua, attraverso un itinerario archeologico, cocci e colli d’anfora ed ancore di varia grandezza, natura ed epoca. Altro interesse subacqueo è dato dalla presenza delle numerose grotte scavate dal corso del tempo nella nuda roccia bianca e calcarea. Esse con scenari spettacolari e con i loro numerosissimi inquilini, rendono ancor più suggestive e magiche le nostre immersioni. Gli straordinari fondali sommersi sono ricchissimi di ogni specie marina che popola il Mediterraneo.
La nascita dell’Area Marina Protetta del Plemmirio vuol dare un nuovo significato alla fruizione del bene pubblico: non più inteso come museo senza vita da conservare in modo mummificato, ma bensì come area che vive ed educa in modo permanente il fruitore per la crescita del rispetto dell’ambiente.
L’Area Marina Protetta del Plemmirio ha una caratteristica in più, in quanto è la prima area marina d’Italia che sin dalla sua nascita ha voluto dare un maggior rispetto alle condizioni di pari opportunità per la fruizione del sito da parte dei soggetti più deboli: i bambini ed i diversamente abili. Grazie alla collaborazione con l’HSA, la didattica mondiale che si occupa di subacquea per diversamente abili e le esperienze maturate nel tempo, è nata l’idea di rendere accessibile l’universo marino anche a chi aveva trovato ostacoli e pregiudizi. Abbattendo un’ulteriore barriera, abbiamo concepito un modo che renda il mare alla portata di tutti.
I centri di immersione siracusani, inoltre, hanno specializzato i loro istruttori e le loro guide proprio per accogliere, istruire ed accompagnare all’esplorazione degli splendidi fondali marini siracusani tutti gli amici diversamente abili.
Ma c’è di più: la mancanza di abilità non è solo quella motoria che perde il suo essere nell’elemento naturale acqua, ma anche quella legata agli ipovedenti e agli audiolesi: il mare quindi vissuto da e per tutti i sensi. E’ per questo motivo che l’Area Marina Protetta siracusana, così diversa dalle altre, ha provveduto a formare particolari figure di “Accompagnatori in mare di persone diversamente abili” che possano fungere da collante ed interconnessione tra il diversamente abile ed i subacquei specializzati dei diving siracusani.
Questo consentirà da una parte una partecipazione nella vita di questa città a 360 gradi dei diversamente abili, ma anche sarà da sprone per favorire un turismo sociale di categorie di utenti diversi che vogliono accostarsi ad una vacanza anch’essa diversa.
Perché potersi immergere nelle limpide acque del Plemmirio crea, quasi per incanto, un fortissimo senso di libertà, una sensazione di volare sott’acqua, e genera una intensa emozione prodotta dalla bellezza magica del luogo e dal fascino ammaliatore del paesaggio che lo circonda.
Com’è noto, nel mare non esistono frontiere né barriere architettoniche, ed è proprio per questo motivo che le immersioni subacquee per diversamente abili sono divenute nel tempo man mano sempre più diffuse. Non vedenti, non udenti, e disabili fisici e psichici possono oggi, così come tutti gli altri, immergersi e apprezzare il contatto con il mare, elemento primigenio che accoglie e rende uguali. Il contatto con le profondità marine e con i mondi di incomparabile bellezza dei nostri fondali permette di apprezzare un rapporto con la natura totale, in un’esperienza trasformatrice che spesso conduce a profondi miglioramenti nell’autostima, nella capacità di conoscere il proprio corpo e nella generale sensazione di benessere difficilmente ottenibili con altre tecniche terapeutiche.
Scopo del progetto di documentario è pertanto quello di far conoscere al grande pubblico, attraverso una capillare diffusione televisiva sul territorio regionale e nazionale le attività di immersione subacquea per diversamente abili all’interno dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. Per poter far vivere a quanti lo desiderino un’esperienza umana particolarmente significativa, a contatto con un angolo di mare siciliano tra i più suggestivi, che apre le frontiere della mente e del corpo alle attività specifiche progettate dal team di esperti subacquei appositamente preparati. Un modo per confrontarsi e incontrare un mondo misterioso e bellissimo, un modo per allargare i confini della conoscenza e dell’esperienza sensoriale.
… ha creato dei percorsi subacquei per non vedenti, dotandoli di semplici funicelle galleggianti e, per la prima volta in Italia, di speciali cartelli in braille. … 15 km di bellezze naturali, che da oggi sono a disposizione anche di categorie tradizionalmente escluse e trascurate come quella dei disabili visivi. In questo tratto di pura bellezza e armonia sono stati individuati due percorsi, che, opportunamente attrezzati, possono essere utilizzati in piena libertà da soggetti affetti da disfunzioni sensoriali, come la cecità, grazie anche all’aiuto di esperti accompagnatori sub.
I due percorsi tattili sono stati individuati all’interno della zona B dell’AMP, nei pressi di quella che viene chiamata zona di Capo Meli e di Punta Mola. Queste due passeggiate subacquee si snodano per circa 100 metri ciascuno e sono percorribili in circa 40 minuti, con movimenti lenti per poter godere delle bellezze dei fondali. I tragitti sono delimitati da sagole galleggianti, funicelle che permettono ai sub stanchi o rimasti momentaneamente soli di appoggiarsi. La descrizione di ciò che avviene nei fondali è, invece, affidata, per la prima volta in Italia, a cartelli scritti in braille, nel rispetto così della tutela del mare. Prima dell’immersione, alcuni esperti istruiscono questi particolari sub sulle tecniche da utilizzare nei fondali, attraverso una sessione verbale e un modulo in braille, in inglese e in italiano.
Fare insomma dell’area di Plemmirio, la prima area marina protetta a misura di bambino, dove le attività, l’infrastrutturazione, la progettazione siano pensate e realizzate principalmente per il pubblico infantile. Anche attraverso una vera e propria progettazione partecipata, dove i fruitori diventano anche protagonisti della realizzazione, partecipando attivamente alla pianificazione e progettazione degli interventi, in modo da portare i bambini da dietro le quinte alla gestione e realizzazione concreta delle opere. Sin dalla progettazione delle infrastrutture quindi bisognerà prevedere una grande attenzione alle esigenze del mondo dell’infanzia.
Il mare alla portata di tutti, è il mare dell’Area Marina Protetta di Plemmirio, il nostro mare , per gli amici non abili, per i nostri bambini, le categoria fino ad ora trascurate e volutamente dimenticate.
I centri di immersione siracusani inoltre, grazie alla collaborazione didattica con l’HSA(la federazione subacquea mondiale per disabili) hanno specializzato i loro istruttori e le loro guide proprio per accogliere, istruire ed accompagnare all’esplorazione degli splendidi fondali marini siracusani.
In questo proposito sono già operativi, realizzati dal nostro consorzio di gestione due percorsi subacquei realizzati per Disabili non vedenti:
La zona di Capo Meli (zona B) e la zona di Punta Mola (zona B)
CARATTERISTICHE DEI SITI:
Profondità non superiore ai 18 metri.
Zona riparata dai venti del primo e quarto quadrante della rosa (primo sito), ridossato dai venti del terzo e quarto quadrante (secondo sito).
Tipo di fondale prettamente roccioso, in parte ricco di posidonia oceanica e chiazze di sabbia
Visibilità almeno 20 metri (misura in orizzontale).
Scarsa corrente sia sul fondo che in superficie.
Assenza di grotte e ostacoli rilevanti.
DESCRIZIONE DEI PERCORSI: I gavitelli posti all’inizio dei percorsi sub ben evidenziano la tipologia dell’immersione che segnalano, ad esempio il colore differente della boa stessa o una bandiera eloquente.
Le sagole che collegano i gavitelli al fondo, sono prive di concrezioni per evitare che accidentalmente i sub possano ferirsi.
Il fondale, a picco dei gavitelli, sono di natura sabbiosa per evitare che i sub, dopo aver seguito la sagola, finiscano per danneggiare l’ambiente o loro stessi.
I due percorsi sono lunghi circa 100 metri l’uno, da effettuare in 40 minuti con un moto lento per dare la possibilità a tutti di osservare le bellezze del nostro mare, i tragitti sono contrassegnati con una sagola metrica galleggiante che passa attraverso i tasselli d’acciaio
Essa serve ad aiutare e confortare i sub in ansia o stanchi e coloro che accidentalmente hanno perso il compagno d’immersione.
Sulle sagole di riferimento sono collocate delle targhette scritte in Braille che aiutano gli ipovedenti a toccare alcuni soggetti al fondo senza correre il pericolo di urticarsi e ne tanto meno di danneggiare gli abitanti marini.
Ovviamente per alcune categorie (come gli ipovedenti) è fortemente consigliato non usare i guanti per tale motivo, sia i gavitelli che le sagole, devono essere trattate con antivegetativa specifica ed una manutenzione ordinaria bisettimanale (periodo estivo).
BRIEFING IMMERSIONE: Durante la programmazione dell’immersione i sub vengono informati sull’esecuzione delle tecniche da utilizzare e sulle varie specie di pesci attraverso una sessione verbale ed un modulo in italiano, in inglese e in Braille.
Il gommone che li accompagnerà è stato predisposto con una serie di varianti per rendere piu’ agevole l’ingresso/uscita dal mare.
DEBRIEFING IMMERSIONE: Al momento che i sub riemergono sotto il gavitello, verranno aiutati dal personale di bordo che prenderà in custodia le loro attrezzature.
Loro stessi senza particolari aiuti saliranno a bordo, una breve panoramica su ciò che hanno ammirato e poi rientro verso il diving.