Nello Caruso

I percorsi sensoriali del Museo di Adrano”


Sicilia Accessibile – “L’offerta turistica per i diversamente abili in Sicilia”
Università di Catania – Facoltà Economia – 21.ott.2011
(Arch. Nello Caruso – Dirigente Responsabile del Museo Regionale di Adrano )


Il Museo Regionale di Adrano già da alcuni anni ha voluto intraprendere un percorso che favorisse al massimo la fruizione del proprio spazio museale realizzando e programmando tutta una serie di iniziative che consentissero a tutti i potenziali utenti di essere messi in grado di fruire della propria offerta culturale.

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Premesso che il Museo di Adrano, inserito all’interno del Castello Normanno di Adrano (probabile datazione 1075) con la sua importante sezione archeologica, rappresenta l’unica realtà archeologica dell’area etnea (la città di Catania è l’unico capoluogo di provincia a non avere un museo archeologico) ha ormai una forte visibilità nella didattica del territorio. La massiccia presenza di studenti di ogni ordine e grado, non solo del comprensorio territoriale di pertinenza, consente oggi al Museo di Adrano di non essere più un soggetto passivo (solo accoglienza) ma di essere propositivo nell’offerta didattica verso le scuole, con proposta che vanno da concorsi tematici (argomenti privilegiati: pittura, grafica e letteraria), percorsi e visite guidate, azioni di divulgazione, lezioni e incontri presso istituti per la conoscenza dei beni archeologici ed architettonici, sino ad esperienze di stage formativi per Istituti Scolastici Superiori in applicazione della legge naz.53/2003.


Detto questo, a tutt’oggi il Museo di Adrano possiede determinati requisiti che ad oggi soddisfano, seppur parzialmente, le richieste di accessibilità al sito museale.
Il Museo, inteso come luogo pubblico, deve necessariamente consentire accessibilità e fruizione a chi ne faccia richiesta e non secondaria è la richiesta di accessibilità da parte di soggetti totalmente o parzialmente portatori di un qualsiasi handicap, sia motoria che sensoriale.
Il nostro Museo già consente l’accessibilità ai portatori di handicap motorio realizzando una serie di lavori all’interno della struttura medievale come ad esempi la creazione di un ingresso a raso di strada nella cortina muraria posteriore, opposta all’ingresso principale, realizzando un varco, dalle dimensioni e forme tali da essere coerente con la normativa per il superamento delle barriere architettoniche. Così come i corridoi, che da questo accesso portano alle sale a piano terra, sono stati opportunamente dimensionati per il passaggio di una carrozzina. Ma devo dire che con molta onestà che spesso l’ingresso al museo dall’accesso ai portata tori da handicap ci viene richiesto anche da persone senza nessun problema motorio ma semplicemente con età leggermente avanzata, il che ci fa dedurre che adottare certe norme avvantaggia non solo a chi la norma vuole risolvere uno svantaggio (l’handicap) ma anche il soggetto “comune” o normalmente dotato.


A ciò si aggiunge che il museo è dotato di un ascensore, anche questo a norma e con uscite e spazi antistanti a questa dimensionate come da normativa, che collega il piano terreno al primo, consentendo quindi la visita ai primi due più importati piani del museo.
Altro aspetto non secondario è la possibilità di usufruire di un servizio gratuito di i.Pod, che vengono forniti al fine di dare informazioni sul museo, sulle sale espositive e le relative vetrine nonché sull’edificio monumentale e la sua storia. L’i.Pod contiene un software che fornisce le informazioni da dare all’utenza sia su testo scritto, con pagine che scorrono nel display ma anche su testo recitato e ascoltabile con cuffie tramite collegamento bluetooth.
Anche in questo caso garantiamo un servizio che va oltre il normale fruitore, infatti l’i.Pod ci ha consentito, nelle visite di soggetti non udenti e con accompagnatore LIS di dare la possibilità a quest’ultimo, fornito di cuffia, di tradurre in contemporanea le notizie date dal palmare nel linguaggio LIS e pertanto senza la necessaria presenza di una guida turistica.


Lo stesso, ma con il testo dell’ i.Pod “ascoltato”, ha consentito la visita al museo a soggetti ipovedenti o/e non vedenti garantendo a questi le informazioni basilari sulle collezioni museali.
Dovendo fare di più, si approfitterà del nuovo progetto di completamento per la sistemazione museale (Progetto inserito e finanziato nel P.O. Regionale Fers 2007/13, inizio lavori previsto entro aprile 2012) per fornire ulteriori elementi che possano avvicinare il Museo al turismo per i diversamente abili. Dovendo fare un lungo elenco di quanto è nelle previsioni di questa direzione, forò una elencazione sommaria:


  • Elemento importante sarà una piattaforma elevatrice che permetterà l’accessibilità a tutti i piani del Museo, esattamente cinque livelli, a tutte le sale del museo tale da consentire una visita completa all’utente (l’attuale piattaforma consente la visita di solo due piani) oltre a concludere il percorso nella terrazza del castello, a quota mt.33,70, da cui si gode uno spettacolare panorama che va dalle pendici dell’Etna alla valle del fiume Simeto (il Castello di Adrano è l’unico dei donjons normanni con terrazza accessibile e praticabile);

  • L’introduzione di un sistema organico di mappe e tabelle per ipo/non vedenti per fornire, attraverso il tatto le informazioni riferite alle sale del museo oltre al contenuto delle varie vetrine espositive;

  • Fogli di sala informativi in nero braille per ogni singola sala;

  • Percorsi sensoriali guidati, sistema “Vettore Evolution” attraverso l’inserimento di “pulsanti intelligenti” distribuiti lungo il percorso di visita e che tramite un sistema di RFID (Radio Frequency Identification) interagiscono al passaggio del visitatore, fornendo le necessarie informazioni;

  • Plastico in scala adeguata dell’edificio ospitante il museo, del tipo tridimensionale ed ispezionabile all’interno al fine di consentire al visitatore, tramite un rapporto tattile, di capire le dimensioni, la forma nonché la tipologia del castello.


  • A tutto questo, oltre ad offrire un servizio mirato alla fruizione del museo, ci sembrava opportuno offrire anche un servizio mirato all’accoglienza del portatore di disagio fisico, inserendo nel progetto anche un corso per la formazione del personale di custodia affinché avesse contezza delle diverse tipologie di disabilità, tali da adottare le corrette modalità di accoglienza a seconda delle differenti disabilità.



Ottobre 2011
fonte: www.siciliaccessibile.it – versione formato PDF: sicilia-accessibile-nello-caruso